Taekwondo
I Principi del Taekwondo
Hapkido
L’Hapkido
L’Hapkido (o Hap Ki Do, 합기도 in hangŭl, 合氣道 in hanja) è un’arte marziale coreana. In lingua coreana, Hap significa “coordinazione” o “unione”; Ki descrive l’energia interna, lo spirito, la resistenza, o la forza; e Do significa “arte” o “via”.
Hapkido viene quindi tradotto letteralmente come “unione-energia-via”, ma è più spesso reso come “la via della coordinazione dell’energia” o “l’arte della coordinazione della forza”; il nome, così come l’arte marziale, è affine e derivante dall’Aikido giapponese fondato dal Maestro Morihei Ueshiba (植芝盛平). Condivide i principi di armonia tra aggressore (ruolo di Tori) e aggredito (ruolo di Uke). L’Hapkido incentra la sua principale attenzione al centro del corpo dei due avversari che, fondendosi, formano un centro “sociale” di cui l’Uke fa tesoro, appropriandosene e neutralizzando l’aggressore con l’impiego della sua stessa forza.
L’Hapkido impiega leve, punti di pressione, proiezioni, calci e altri colpi principalmente per la difesa personale. I praticanti di Hapkido imparano a usare e controllare il loro peyang e quello di colui che attacca. Questo perché l’Hapkido enfatizza i movimenti circolari, i movimenti senza opporre resistenza e il controllo dell’avversario.
Benché l’Hapkido contenga sia tecniche di evasione che tecniche di entrata, la fine di molte situazioni consiste nell’avvicinarsi all’avversario per effettuare colpi a breve distanza, leve o proiezioni. Il praticante di Hapkido cerca quindi di avvantaggiarsi attraverso tecniche, cercando di evitare l’uso di forza contro forza.